Guida all’Open Space

Le nostre abitudini e stili di vita sono cambiate con una crescita esponenziale negli ultimi anni e, con esse, anche le nostre esigenze abitative e lavorative. L’open space è una delle prove più tangibili di questo cambiamento. 

Questo termine definisce tutti gli spazi, sia privati che pubblici, in cui non sono presenti pareti o strutture divisorie che permettano di distinguere nettamente un ambiente dall’altro. In una sola stanza, vengono adempiute funzioni anche molto diverse tra loro.

Questo tipo di organizzazione degli spazi, fino a poco tempo fa impensabile, ha avuto un enorme successo negli ultimi 50 anni e continua ad evolversi e a subire cambiamenti.

In ambito domestico, l’open space per antonomasia è quello delle cucine

Semplicemente, lo spazio divisorio tra cucina e zona living si perde a favore di un unico ed ampio luogo in cui entrambi figurano e sono chiaramente distinguibili. La cucina in un open space è a vista, ovvero comodamente seduti dal proprio divano o poltrona è possibile vedere chiaramente quello che succede ai fornelli e viceversa. Questa soluzione, perfetta per appartamenti dalla planimetria ridotta, sintetizza funzionalità e praticità quando è richiesto di sacrificare metri quadri dato lo spazio limitato. Ma arredamenti open space si possono trovare anche in attici e loft.

In ambito lavorativo invece, l’open space è approdato in tantissimi tipologie di ufficio, diffondendosi in quasi tutti i settori merciologici. Un ambiente unico stimola la creatività, la condivisione e il flusso delle idee.

Ma può avere dei limiti, in primis la difficoltà di concentrazione. Questo dipende molto dall’età del lavoratore, oltre che dal tipo di lavoro che deve svolgere. Non tutte le generazioni sanno gestire le distrazioni nello stesso modo.

Per rimanere produttivi si reagisce in modo diverso, con soluzioni che variano a seconda dell’età.

Studi recenti riportano questi dati: il 35% degli appartenenti alla Generazione Z utilizza le cuffie, mentre solo il 16% dei baby boomer fa lo stesso. Una differenza enorme, che dimostra la capacità dei giovani di adattarsi e gestire più fonti senza stressarsi.

C’è da dire però che persone di ogni età hanno ormai da anni dovuto imparare a gestire fonti di distrazione di vario genere. Pensiamo solo a come costantemente ognuno di noi, sia continuamente distratto dal suono del telefono per notifiche e messaggi whatsapp, e riesca comunque a gestire più piani di attenzione contemporaneamente.

In conclusione sembra che le soluzioni Open Sace si riconfermeranno vincenti anche nel prossimo futuro e, pur continuando a subire modifiche ed aggiornamenti, saranno sempre di più protagonisti della nostra quotidianità.